mercoledì 10 giugno 2009

Resuttana's blues

Se nasci in via Resuttana, passi l'infanzia in via Africa, ti innamori di una ragazza in via Danimarca e cerchi di andare bene a scuola per crearti un futuro e potere chiedere la sua mano per te San Lorenzo é tutto. Per questo motivo rimasi frastornato quando mi dissero che avevo 48 ore per fare le valigie e sloggiare da casa mia. Non pensavo tanto a me stesso, quanto ad Arianna, che non avrei piú potuto rivedere: non si puó dire che stessimo inseme, né che mi amasse. Diciamo che sono un timido e quindi i passi per avvicinarmi a lei sono stati lunghi e diluiti nell'arco di 10 anni. Adesso peró era venuto il momento di invitarla a mangiare una pizza. Ero riuscito a comprarmi una macchina, avevo anche un lavoro come aiuto biciclettaro da Canattella, insomma me la passavo bene e gli esami alla scuola serale pensavo che li avrei superati senza troppe difficoltá. Ma ecco che questi motociclisti vestiti di nero minacciano che ho 48 ore per fare le valigie e sloggiare da casa mia. E mia nonna? Che ne sará di lei che é praticamente cieca? No, non va bene. A questo punto chiesi al mio capo, il famoso ciclista Toti Canattella, un consiglio. Lui mi guardó fisso negli occhi continuando ad oliare un cambio Shimano. PARLANE CON LO ZIO PIPPO. Andai a casa dello zio Pippo, era un ex presentatore televisivo dalle doti medianiche che si guadagnava da vivere leggendo i tarocchi e facendo oroscopi alle signore del quartiere. Mi guardó fisso negli occhi continuando a mangiare semi di zucca. FUTTITINNE. Mi consiglió. Io tornai a casa, pulii la nonna e mi misi a dormire. L'indomani il mio capo mi chiese se avevo sentito la notizia. Io dissi di no. U SAI I MOTOCICLISTI?. Il premier li aveva fatti sparire e nessuno seppe mai il motivo. Adesso mi tocca andare da Arianna. Me la faccio sotto.

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