venerdì 21 agosto 2009

Dicevamo ancora che si poteva parlare
Raccontare cose
Annoiarsi un pó insieme
Con tutto quest’odio riempio una damigiana
Tutta la morte
Mi avvicina
Qua nella pentola
I suoi occhi grandissimi
-quanto sono imbecille
Crescono ancora
E le labbra
Quelle labbra le voglio spremere
E farne un succo
Nei miei talloni spaccati entra lo sporco
Lo sporco entra dentro di me
Io, turacciolo appassito
Ruvido sughero
Ruvido ruvido
-Senza piú il calore del vetro
Il giocattolo sporco di terra
Dei cani del quartiere
Ho visto una rana dentro te
Non di quelle belline
Uno due e tre
Contavo i tuoi respiri

Poetica mente.

La mia vena estiva é poetica. Ok?