venerdì 25 luglio 2008

Di sasso.

Non esisto. Non vivo. Sono una pietra. Sono il pezzo staccato di una montagna. Sono forte. Non mi fa niente il sole, né il vento. Mi puoi prendere in mano e stringere tra le dita. Mi puoi usare per bloccare una porta. Mi puoi usare per zavorrare un cadavere o riscaldata posso curare i reumatismi. Sono una cura potenziale. Il peso é parte di me. Sono una pietra oggi. Potrei essere qualsiasi cosa, una pietra o qualsiasi altra cosa non cambia niente perché non vivo. Vedo quello che succede senza partecipare. Nessuno mi degna di attenzione perché non sono una bella pietra. Non ho una forma particolare, né un colore. Sono una pietra invisibile, delle piú mansuete.Mi piace essere una pietra perché non ho responsabilitá.Le responsabilitá sono degli esseri viventi.Mi chiedo se domani vivró anch'io.Non vorrei vivere.Non dopo avere visto lo scempio degli uomini. La razza peggiore. Ho visto la gente per le strade quando hanno rotto i ricevitori delle tv. Il mondo senza televisione. Non c'ero piú abituata. Mi resi conto di essere diventata una pietra moderna. Senza la Tv all'inizio mi annoiavo, ma poi mi rassegnai. Mi rilassai sul marciapiede ed iniziai a guardarmi attorno. Con paura ebbi una rivelazione. Non ero sola, c'erano migliaia di pietre attorno a me. Eravamo piú numerose degli uomini. Ah se solo fossimo vive gli avremmo fatto vedere noi! Invece no. Siamo condannate a stare ferme in un posto a guardare. Adesso sono giorni che non funzionano piú le televisioni e lo spettacolo lo fanno gli uomini, a nostro sollazzo. Sono tutti per strada. Palermo é piena di gente come per il festino. Qualcuno si diverte anche. Gridano slogan politici. Sono schierati gli uni davanti agli altri ma ecco una mano che mi afferra. Lo sapevo, non si puó fare una sommossa senza di noi.

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