venerdì 4 aprile 2008

Palermo is falling.

Torno a Palermo e non cambia niente. Le strade impolverate, gli stigghiolari avvolti nel profumato fumo bianco, gli sguardi duri ai semafori, gli occhi dei ragazzi che tradiscono una violenza genuina, sul punto di esplodere. Me ne scappai perché non potevo rimanere. Le mie unghie crescevano troppo velocemente, non appena le tagliavo ecco che stavano di nuovo lí, a guardarmi con quel sorriso di scherno. Me ne scappai perché non avevo nulla da fare e mi abbuttavo tutto il giorno. Ormai non uscivo nemmeno piú. Tanto sapevo cosa mi aspettava fuori. Me ne scappai perché a Palermo si ficca poco e male. Di sicuro le femmine passano tutto il giorno a masturbarsi, visto che poi non la danno a nessuno, o forse c'è un lesbismo nascosto, diffuso, segreto, inevitabile con cui si danno piacere tra loro. Deve essere cosí. Torno a Palermo e mi ritrovo a salutare persone che prima non salutavo. Mi guardano, che devo fare? E poi mi sento in pace, ormai la mia vita é fuori, lontano, che mi cambia salutare tre o quattro persone in piú o in meno? Parlo con una ragazzina coi capelli rossi. Puzza di vino e birra. Nessuno le ha insegnato a non mischiare? Mi mostra il suo capezzolo sinistro. TI PIACE? Chiede indicando l'anello di metallo che trapassa la pelle dell'areola. Io rispondo di sí. In realtá non mi piace, e trovo anche sconveniente che una fanciulla poco piú che adolescente stia a mostrare le sue minne in giro, ma non lo posso dire sarebbe poco cool. La mia vespa va male. Poverina, ma non voglio spenderci soldi per ripararla visto che tra poco riparto. Le strade e i negozi mi passano accanto piano piano ed ho il tempo di spiare dentro le vetrine, di vedere le facce annoiate dei commessi, i loro gesti di impazienza. Riparto tra pochissimo. Dormo male. Sto ricominciando ad annoiarmi. Mi guardo le dita e le unghie sono lunghissime, mefistofeliche. Le devo tagliare al piú presto. Il mare giá inghiotte l'airbus a-320, penso a quanto é buona la spigola cotta alla brace, solo a PAlermo ha quel sapore, solo a Palermo e in nessun altra parte del mondo.

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