lunedì 6 ottobre 2008

Boogie Woogie - Luca's story.


Immaginate un ragazzo coreano, che vi guarda con un'espressione un pó perduta, fintamente fessa e poi inizia a sciorinare il dialetto romanesco piú trucido. Immaginatelo muscoloso e circonciso ed ecco che si materializzerá davanti i vostri occhi proprio lui: Luca, il protagonista di questo breve scritto.
Luca non lo sa ma gli devo molto.
La sua natura schietta e vernacolare mi ha fatto assaporare attimi di autentico cameratismo come non ne passavo dai tempi dei boy scouts (ebbene sí, ono stato un lupetto anch'io). Luca é molto piú italiano che coreano, a parte le fattezze orientali. I suoi genitori sono coreanissimi ma lui é nato e vissuto a Roma, dove la sua famiglia gestisce un ristorante ed un piccolo albergo. Alla maggiore etá ha deciso di fare il servizio militare a Seul (due anni di durissimi allenamenti e prove fisiche, non dimentichiamo che la Corea del Sud é ancora in guerra con la Corea del Nord) e lí é rimasto anche dopo, alla ricerca di se stesso, delle sue origini.
Con Luca mi sono divertito, ho potuto vedere da vicino la vita notturna di Seul e conoscere alcune usanze che altrimenti mi sarebbero state neglette in quanto occidentale.
Luca é ossessionato dalle donne. Nel giro di un mese ha spezzato il cuore della sua procace fidanzata e "conosciuto" altre due o tre pischelle facendo boogie woogie nei club trace o hip hop di Seul.
Ecco, quella del boogie woogie é stata una scoperta, che senza Luca non avrei mai fatto.
Dovete sapere che i coreani sono un popolo strano, molto conformista, assolutamente rispettoso delle regole e delle gerarchie, educato e parecchio riservato. Vi stupirete di quanto é pulita Seul, ma vi stupirete ancora di piú quando vi renderete conto che lí non c'è nemmeno un cestino dei rifiuti per le strade. Dove gettano al spazzatura i coreani? Questo forse é il grande mistero del mio viaggio in Corea.
Dicevo del carattere coreano. Beh, in effetti non é affatto facile pensare come possano arrivare a conoscersi e amarsi da quelle parti. Le occasioni d'incontro tra uomo e donna non sono molte e l'innata timidezza di quella gente li porta a lunghissimi innamoramenti e corteggiamenti impossibili, che spesso si risolvono in anni e anni di astinenze e rinuncie.
Ma ecco il boogie woogie.
Per fare boogie woogie gli ingredienti principali sono: una discoteca, un uomo e una donna. Dentro l'ingrediente 1 la musica imperversa a tutto volume mentre l'ingrediente 2 balla con la sua birra in mano. Ma ecco che entra in scena l'ingrediente 3, che si muove sinuosamente in pista. Premetto che la donna in Corea non va mai sola, la troverete sempre accompagnata da un'amica. Torniamo all'ingrediente 2. Si avvicina al 3 e inizia la sua danza di seduzione che consiste in questo: il ragazzo di turno si piazza dietro la ragazza e inizia a ballare strusciando il suo corpo su quello di lei. I due praticamente non si scambiano neanche uno sguardo (del resto la posizione lo impedisce). L'amica dell'ingrediente 3 la avverte se il corteggiatore é un bel tipo o un freak di merda e la cosa va avanti finché si finisce a un hotel a ore. In caso l'amica disapprovi, l'ingrediente 3 semplicemente va via e lascia il 2 solo in mezzo alla pista.
Ma in questo Luca non fallisce un colpo. Il boogie woogie lui l'affronta con spirito assolutamente italiano e sempre, sempre riesce a catturare una preda.
Il problema é quando, il giorno dopo, da sobrio si rende conto che la preda in realtá era lui e che l'ingrediente 3 era di qualitá decisamente scadente.
Ecco che a quel punto Luca scappa nella notte. Come un vampiro, alle prime luci dell'alba ricerca il suo sepolcro. Ma il giorno dopo, senza colpo ferire, eccolo di nuovo con la birra in mano nel mezzo di una pista da ballo, strofinandosi con le sconosciute.
Grande Luca. Sei un eroe e non lo sai. Sei veramente un eroe!

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