lunedì 2 febbraio 2009

Vita da Premier

Mi faccio chiamare premier perché sono il capo e visto che sono il capo ho il potere. Ieri all'entrata della mia villa a San Martino c'era un gruppetto di sfollati: una madre e due bambini, di cui uno pesantemente ustionato di sicuro dalle piogge acide. Andavano in giro su un moto ape modificato e sembravano sporchi e affamati. Bé, sapete che ho fatto? Li ho accolti a casa. Certo Anna ha storto un pó la bocca, anche Katia non era contenta, Sabrina invece li aiutó da subito. Li fece accomodare in cucina, dove gli serví gli avanzi del giorno prima: pasta alla cernia e canapé con uova di quaglia, poi aiutó la madre a pulire i bambini. Il piccolo era veramente messo male, aveva la metá del corpo piena di ustioni chimiche. Insomma, si sono fatti il bagno, poi gli ho anche detto SABRINA DAGLI QUALCHE TUO VESTITO PULITO. E Sabrina allora ha storto il naso anche lei. Ci tiene tanto ai suoi vestiti, ma io volevo metterla alla prova e poi non avevo di meglio da fare per passare il tempo. Sabrina non voleva dargli alcun vestito cosí la obbligai a spogliarsi davanti a tutti e dargli i suoi. Lei piangeva e le altre ridevano. Mi faceva pena, alla fine è solo una ragazzina, una ragazzina che IO ho salvato da una vita mediocre e ordinaria; l'ho fatta diventare la donna del premeir e dovrebbe essermene grata, invece continua col suo carattere selvaggio e capriccioso. Sará per questo che é la mia preferita (insieme ad Anna). Insomma Sabrina inizió a gridare, mentre gli sfollati si stringevano tra loro, spaventati. Alla fine si spoglió e diede i vestiti alla donna. SARAI CONTENTA ADESSO! Le rinfacció. Avevo vinto, avevo dimostrato un'altra volta il mio potere, cosí chiamai Aldo, gli feci decapitare madre e figli e offrii le loro teste a Sabrina su un vassoio d’argento. Poi scopammo.

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