mercoledì 15 luglio 2009
Ordine pubblico
Noi siamo Roberta e Valeria, siamo gemelle e forse voi ci ricordate come vallette dello zio Pino Taranto, su TeleMonteGarriolo, o magari avete comprato la nostra cassetta di canzoni napoletane. Ieri c'e stato il festino. La cittá era afosa, la gente incuddata in un unico essere ansimante e sudato. Noi come sempre al lavoro, al Borgo, nella nostra rivendita di liquori e altro. Non vogliamo raccontare il festino, l'ennesimo, sempre uguale, scandito dal carro della santuzza e dallo schiocco violento delle labbra succhianti viscide lumache. Quello che vogliamo riferire é altro. Cioé, che qualcuno, ieri pomeriggio é venuto qui in una grande macchina nera, coi vetri oscurati. Non possiamo dire chi era questa persona perché la sua importanza é tale che abbiamo paura -anche qui- delle possibili ritorsioni. Costui ha parlato con chi di dovere e ieri, come per magia non ci sono stati scontri durante la processione. Non ci crederete ma il servizio d'ordine era tutto borgataro. Gente qualunque, manovali, operai, sfacinnati. Sono stati guidati da qualcuno importante, coi piccioli, e ancora prima che iniziassero le feste sono andati nei covi degli attivisti - quelli che farneticano manifestando contro, sempre tristi, sempre incazzati - senza lesinare bastonate anche a fimmine e picciriddi. Poi, con le unghie ancora sporche di sangue rivoluzionario si sono messi a seguire il carro, pregando a voce alta e piangendo di emozione. Quello che ci ha stupito é proprio questo, che qualcuno dall’alto -dio lo protegga e lo preservi- anzi dall'altissimo, abbia deciso che il 14 luglio non ci sarebbero stati scontri nella cittá insorta. A noi la devozione non interessa, preferiamo vendere vino, eppure il momento dei botti é quando ti sentí tutt’uno con la cittá (e non pensi agli attivisti feriti).
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